L’esercitazione della squadra droni

Sabato 16 giugno 2018, presso l’ex deposito munizioni di Salmour (CN) si è svolta una doppia esercitazione della Squadra Droni del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile di Cuneo.

L’esercitazione si è svolta in collaborazione con i due reggimenti dell’Esercito aventi sede nell’area di Fossano, ovvero il 1° Reggimento Artiglieria da montagna e il 32° Reggimento Genio Guastatori.

Ancora una volta si conferma l’impiego poliedrico e duale delle unità dell’Esercito che con personale, mezzi ed equipaggiamenti, sono in grado di operare ed essere utili anche a favore della popolazione civile su tutto il territorio nazionale.

La peculiarità dell’area di Fossano, che ospita i due Reggimenti e la sede del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile, ha favorito i rapporti, la conoscenza reciproca e il confronto sui temi di sviluppo di una possibile cooperazione per diversi progetti.

L’esercitazione

Simulando un violento nubifragio, il Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile è stato attivato per la ricerca di un raccoglitore di funghi, dato per disperso da alcune ore.

Contemporaneamente, nella stessa area, si rendeva necessario monitorare gli argini del torrente Veglia per dare informazioni puntuali al 32° Genio Guastatori allo scopo di individuare il punto migliore per gettare un ponte d’emergenza.

A completamento delle fasi di scandaglio, con l’uso di un drone, si è proceduto all’ispezione di una casa parzialmente distrutta dal violento nubifragio, per verificare la presenza di possibili feriti all’interno, mentre il 1° Reggimento Artiglieria da montagna scandagliava l’area di ricerca della persona scomparsa con i moderni sistemi di sicurezza.

L’esercitazione, articolata nelle tre fasi descritte (ricerca del disperso, monitoraggio argini, ricerca feriti in zone inagibili) si è svolta nelle ore diurne ed è stata ripetuta in notturna.

Tutte le ricognizioni sono state affidate ai droni, dotati di telecamere e termo camere. Il trasferimento delle immagini, in tempo reale, alla sala operativa ha consentito di programmare e di decidere la sequenza migliore delle azioni d’intervento da intraprendere nel corso dell’operazione.

Per questa simulazione sono state importanti le collaborazioni con l’Università degli Studi di Genova-Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi che ha progettato il modello di ricerca, con Eurodrone, scuola di volo droni Certificata E.N.A.C. e azienda specializzata in progettazione e costruzione di droni professionali. Per l’esercitazione ha fornito i mezzi aerei e piloti altamente specializzati in operazioni di S.A.R. (Search And Rescue).

Inoltre, hanno preso parte all’esercitazione: la Croce Rossa, che si è dedicata al recupero medicale del disperso, il Gruppo di Psicologi del Coordinamento di Protezione Civile, che ha verificato lo stato cognitivo del disperso, la squadra cinofili della Protezione Civile con i loro cani da superficie, per la ricerca del disperso in ambienti ostili, l’unità medico veterinaria di supporto, la TLC per tutte le comunicazioni radio, l’Associazione Colonna Mobile per la logistica e altre componenti del Coordinamento Territoriale del Volontariato di Protezione Civile.

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