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L’Adunata più bella

Il commento della Protezione Civile Provinciale

Oltre 5.000 ore di lavoro nei mesi precedenti, in particolare per la sistemazione delle aree riservate alle tende.

Poi l’11, 12 e 13 maggio, 800 volontari in servizio, con l’impiego di 70 mezzi.

Nell’80° Adunata Nazionale degli Alpini ha svolto un ruolo importante il Coordinamento Provinciale di Cuneo della Protezione Civile, presieduto da Roberto Gagna.

Nei tre giorni del Raduno – spiega Gagna – l’impegno è stato enorme.

Si è trattato di gestire una vera e propria emergenza anche se programmata e, quindi, con parecchi vantaggi ed i tempi per potersi attrezzare.

Ci siamo dedicati ai parcheggi dei bus, a quelli per le auto, agli attendamenti, al supporto sanitario.

Inoltre, abbiamo partecipato alle Sale Operative ed, insieme alle Forze dell’Ordine, ci siamo occupati dei filtri della viabilità.

Il bilancio?

Dal nostro punto di vista è molto positivo, perchè la macchina organizzativa ha funzionato bene. Grazie al fatto che il Coordinamento Provinciale di Cuneo può contare su un numero elevato di volontari, è la prima volta che, ad un’Adunata, non vengono precettate persone da altre Regioni.

Anzi, siamo anche riusciti a garantire l’isolamento della zona Lannutti, interessata da un incendio proprio in quei giorni.

Il momento più difficile?

Le prime ore della domenica mattina, quando c’è stato un poco di affanno.

Il momento più emozionante?

Quando abbiamo sfilato. Alle sette di sera non mi aspettavo così tante persone lungo il percorso ed affacciate ai balconi.

Mi sono commosso.

E’ stata costruita un’organizzazione favolosa ed è un vero peccato che, adesso, si debba sciogliere.

L’Adunata di Cuneo è stata…

Una delle più belle degli ultimi venti anni.

Anche il deflusso della sera della domenica, che poteva rappresentare l’aspetto maggiormente critico, grazie al coordinamento dal comandante della Polizia Municipale, Giraudo, ed alle Forze dell’Ordine, non ha provocato problemi.

I ringraziamenti?

A tuti i miei uomini, che hanno dato veramente tanto in termini di impegno e di professionalità.

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Adunata Alpini e Protezione Civile

Pubblicazione di venerdì 25 maggio 2007
Autore: Fabrizio Brignone

Anche per la Protezione Civile l’Adunata degli Alpini a Cuneo è stata motivo di grande lavoro ma soprattutto di soddisfazione e orgoglio: 800 volontari hanno collaborato per la gestione dei diversi aspetti logistici e di sicurezza nei giorni dell’adunata e anche in quelli precedenti, partecipando così alla riuscita dell’evento.

Ecco i numeri e i compiti di questa presenza all’adunata: con 800 persone e circa 80 veicoli, la Protezione Civile ha gestito i parcheggi degli autobus e delle auto nei dintorni della città, i posti tappa e le aree verdi, oltre a collaborare sui “posti-filtro” con la Polizia Municipale e la Polstrada (i blocchi, fissi e mobili, per regolare l’ingresso dei veicoli in città)e poi in diversi punti della città con il soccorso sanitario.

Siamo più che soddisfatti dell’esito dell’adunata in generale e anche del lavoro svolto dai nostri uomini – spiega Roberto Gagna, coordinato della Protezione Civile a livello provinciale – perchè tutto è funzionato al meglio e ognuno ha svolto la propria parte con la dovuta attenzione e professionalità, facendo sì che la collaborazione di tante persone rendesse più semplice e sicuro lo svolgimento dell’iniziativa.

Due aspetti sono stati molto particolari a Cuneo, rispetto a tutte le altre adunate, e diventano motivo di orgoglio per la nostra organizzazione.

Anzitutto, nessun membro è stato precettato, tutti gli operatori erano volontari, quindi non ci sono stati costi per il personale, al di là dei rimborsi carburante per i mezzi e di buoni pasto; mentre lo scorso anno c’erano state diverse precettazioni, e da tutto il Nord Italia, qui questo non è avvenuto.

E poi l’altro elemento di forte orgoglio è che si trattava interamente di volontari cuneesi, dalla nostra provincia: questo è certo un aspetto importante, perchè dimostra l’impegno che la Protezione Civile è in grado di mettere in pratica sul proprio territorio, perchè c’è alle spalle una buona organizzazione e una forte motivazione per tutta la ‘macchina’ della Protezione Civile, che in provincia di Cuneo conta 5.000 volontari organizzati in 204 gruppi.

Ci siamo impegnati tanto per collaborare al meglio per questa adunata, e l’ottimo risultato e l’apprezzamento da parte degli Alpini e dei cuneesi sono la più grande soddisfazione per ognuno di noi.

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Protezione civile: Pronti all’Adunata

Il Giornale del Piemonte – Mercoledì 18 aprile 2007 – Autore: Massimiliano Sciullo

Stanno per arrivare gli alpini, ma Cuneo si prepara all’assedio di un altro esercito: quello degli uomini della protezione civile, che in vista (e per tutta la durata) dell’Adunata nazionale sono pronti a collaborare perchè tutto si svolga nel migliore dei modi.

E parlare di “esercito” non è assolutamente esagerato, visto che – come spiega Roberto Gagna, responsabile provinciale della Protezione Civile – “saranno almeno 750 le persone in servizio in città nella settimana dell’Adunata (il clou è previsto dall’11 al 13 maggio, ndr) ma se calcoliamo anche quelli che saranno impegnati negli altri centri della zona, o che saranno comunque pronti a intervenire in caso di necessità, arriviamo a 4.500”.

Solo nel capoluogo della Granda, in vista della festa delle Penne nere, ci saranno due squadre diverse.

In Cuneo città – spiega Gagna – saranno disposti i membri della protezione civile Ana, che posizioneranno una tenda in ogni area verde della città, gestiranno 20 veicoli posizionati nell’ex caserma della Guarda di Finanza “Cantore” e saranno operativi per tutte le necessità, per gli spostamenti e il servizio d’ordine.

Chi invece stringerà Cuneo in una sorta di assedio sono gli appartenenti alla protezione civile comunale.

Saranno disposti in una sorta di anello intorno alla città – spiega Roberto Gagna – dove saranno dislocati i cosidetti “posti tappa”, ovvero i luoghi, in funzione da giovedì a domenica, dove si daranno informazioni sul traffico e sui parcheggi.

Ogni punto sarà contraddistinto da un pallone luminoso, in modo che si possa riconoscere di notte.

Altri membri della protezione civile, invece, saranno utilizzati nelle cosiddette “Zone filtro”, dove collaboreranno con gli uomini della polizia di Stato e i vigili urbani.

E non dimentichiamo – dice ancora Gagna – che dovremo gestire anche il parcheggio di circa 50 mila automobili e di 2.500 bus.

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